Inaugurata a Courmayeur la casa della Energy Revolution: un modulo
abitativo perfettamente autonomo, a misura d'uomo, costruito adottando le
migliori tecnologie oggi presenti sul mercato. Un modulo itinerante, che verrà
messo alla prova in tutte le condizioni ambientali, anche estreme.
In soli 25 m2 è concentrata
un'abitazione perfettamente autonoma, suddivisa in zona giorno, zona notte,
bagno, centrale termica e soprattutto dotata di ogni comfort. Biosphera 2.0 è
infatti provvista di tutti i servizi necessari: illuminazione a led, cucina a
induzione, elettrodomestici, riscaldamento, raffrescamento. Il modulo è in
grado di garantire, in diverse situazioni ambientali, in autonomia e senza
ricorrere a reti di energia esterna, una temperatura confortevole compresa tra
i 21° in inverno e i 25° in estate. Biosphera 2.0 è stata progettata adottando gli
standard più evoluti di efficienza energetica Passivhaus e Minergie e
realizzata utilizzando tecnologie e
materiali innovativi. Il legno usato
per la struttura del modulo è inoltre certificato secondo i criteri di massima
sostenibilità imposti dal Pefc. Adottando
gli stessi parametri e le stesse caratteristiche energetiche, è possibile
costruire anche altre tipologie di abitazioni di maggiore metratura.
Genesi
e progetto di ricerca di un modulo itinerante
Biosphera 2.0 nasce da un workshop al quale hanno partecipato oltre 100 studenti
di architettura e ingegneria di tutta Italia, organizzato in collaborazione con
il Politecnico di Torino DAD, dal team Woodlab Polito, dalla start up be-eco e
da Valle d'Aosta Structure. Il progetto, risultato vincitore tra i 15
concept presentati, è stato effettivamente realizzato con il contributo degli
stessi studenti e verrà collocato in situazioni climatiche profondamente
diverse, per monitorarne il mantenimento del comfort ambientale interno: a
Courmayeur in inverno, ad Aosta ad aprile, a Milano da maggio a luglio, per poi
approdare in estate a Rimini, in autunno a Torino e infine a Lugano i primi
mesi del 2017.
Nell'arco di dodici
mesi, Biosphera 2.0 diventerà un interessante oggetto di studio: ne verranno
costantemente monitorate la temperatura dell'aria e dei muri, l'umidità, la qualità
dell'aria e la presenza di particolato, ma anche dati relativi alle reazioni
fisiologiche ed emotive
degli abitanti,
condizionate dall'ambiente, come la temperatura corporea, la conduttività della
pelle piuttosto che il battito cardiaco.
Ne nascerà il racconto
di un' insolita esperienza abitativa: studenti e professionisti racconteranno
con fotografie, post e video, la loro vita all'interno del modulo. Racconto e
risultati dei test saranno disponibili sul sito www.biosphera2.com.
Il progetto é stato promosso da Aktivhaus, Politecnico di Torino DAD, Università
della Valle dAosta, Vallée d'Aoste Structure e dagli istituti Zephir, Minergie
e PEFC con il patrocinio della Regione Valle d'Aosta, con la partecipazione di
diverse aziende nazionali e internazionali:
oltre a ROCKWOOL anche Artuso Legnami,
Be-eco, Fermacell, Hella, Internorm, Lape, Mezzi Termoidraulica, New Sermifer,
Porcelanosa, T&T, Thermal Tecnology, Une, Xella, Zehnder.
Lana
di roccia ROCKWOOL per isolare pareti e copertura
ROCKWOOL ha collaborato attivamente al
progetto, come partner tecnico. Per isolare perfettamente il modulo, facendo sì
che la temperatura, l'acustica e il comfort interno rimanessero invariati anche
in presenza delle massime escursioni termiche o di elevato inquinamento
acustico, l'utilizzo della lana di roccia ROCKWOOL è infatti risultato
fondamentale. In particolare per le facciate sono stati utilizzati il sistema
di isolamento a cappotto REDArt® e, per ottenere un particolare
effetto estetico, la nuova soluzione per l'isolamento e il
rivestimento di facciate ventilate REDAir®. Per la
copertura è stato utilizzato il pannello rigido in lana di roccia non rivestito
a doppia densità Durock Energy.
Soluzioni
ROCKWOOL nei dettagli
Sulla parete Tipo 1, con struttura in X-LAM di 100 mm è stata adottata, sul lato esterno
la soluzione REDAir che prevedeva, in questo caso, l'utilizzo del pannello a
media densità ROCKWOOL Fixrock VS 033 di spessore 160 mm, abbinato al pannello
di finitura ROCKPANEL Metallics di spessore 8 mm sulla sottostruttura in legno.
Sul lato interno è invece stata montata una controparete in FERMACELL, con il pannello rigido in lana di
roccia non rivestito a media densità ROCKWOOL Acoustic 225 Plus e spessore
totale 100 mm (30 + 70).
Sulla parete Tipo 2, con
struttura in X-LAM di 100 mm, è stata adotttata ancora la soluzione REDAir
sul lato esterno (sempre con ROCKWOOL Fixrock VS 033, questa volta di spessore
240 mm e ROCKPANEL Metallics di spessore 8 mm applicato su una sottostruttura
in legno). Sul lato interno è stata montata, anche qui, una controparete in FERMACELL con un pannello rigido in
lana di roccia non rivestito a media densità ROCKWOOL Acoustic 225 Plus di spessore
totale 100 mm (30 + 70).
Sulla parete Tipo 3, con struttura in X-LAM di 100 mm, si è invece optato per il sistema
di isolamento a cappotto REDArt sul lato esterno (costituito dal pannello
ROCKWOOL Frontrock Max Plus di spessore 160 mm con la finitura REDArt Silicone).
Sul lato interno è poi stata montata una controparete in FERMACELL con pannello
rigido in lana di roccia non rivestito a media densità ROCKWOOL Acoustic 225 Plus
di spessore totale 100 mm (30 + 70).
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Per realizzare la copertura in lamiera non ventilata è stato
adottato il pannello isolante ROCKWOOL Durock Energy di spessore 200 mm all'
estradosso. Allintradosso è stato invece montato un controsoffitto in
FERMACELL in aderenza con il pannello rigido in lana di roccia non rivestito a
media densità ROCKWOOL 225 Plus
di spessore 80 mm.